In moto allegramente

Ed eccomi appena tornato da un bel giro sulle magnifiche strade slovene. Con l’amico Armando in sella alla sua Honda 650 mono, ci si trova in mattinata e poi via sul Collio (Brda in Sloveno). Dopo San Martino del Carso si passa ai pedi del Monte Sabotino e poi giù verso Nova Goriza. Quindi si prende per il Vallone di Chiapovano e quindi si devia verso la Selva di Tarnova dove i colori autunnali delle faggete sono da emozione pura. Dopo il villaggio di Lokve, dove cavalli e mucche circolano liberi sui prati tutt’intorno ancora rugiadosi, si prende lo sterrato verso Predmeja, ma ecco la triste sorpresa: la vecchia stradina impervia e ciottolosa è sparita e stanno approntando una bella carrabile alla quale ormai manca solo l’asfalto. Che peccato!

Comunque fa un freddo mica male: cinque gradi (siamo a oltre mille metri di altitudine) e nelle zone in ombra la prima neve della stagione; in effetti in lontananza anche la cima del Monte Nero appare imbiancata, ma appena scollinato sul versante sud la temperature risale gradevolmente ed è bello lasciar scorrere la moto dolcemente sulla panoramica strada verso Aidussina arditamente scavata nella roccia.

E’ quasi mezzogiorno e per una giusta sosta si mette nel mirino la bella San Daniele del Carso che si raggiunge scavalcando amene colline e acque turbinose dopo le abbondanti piogge degli ultimi giorni. Il Vipacco arriva fino quasi a bordo strada e l’ambiente del fondo valle è a dir poco umido. Stanjel (San Daniele) invece, posta sul colle soleggiato, si presenta nella sua veste migliore, peccato che la panoramica osteria a cui avevo pensato per la sosta sia chiusa.

Si prosegue quindi a sud verso Dutogliano (Dutovije) dove ricordo una bella osteria proprio sulla piazzetta del paese. E’ aperta: bene. Ci si ferma e si mangia mica male: in due 24 euri (nel bicchiere un buon Malvasia). Accanto a noi, sui tavoli all’aperto sotto al classico pergolato, una moltitudine di ciclisti si sta rifocillando recuperando abbondantemente le calorie spese a pedalare.

Poi eccoci su una delle più belle strade da moto in assoluto. Ne ho percorse strade in giro per il mondo, ma i venti chilometri che vanno da Duttogliano a Brestovizza non sono secondi a nessun’altra. Anche quelli che poi proseguono sul Carso attraverso Jamiano e Doberdò, non sono male anche se non all’altezza dei precedenti, soprattutto a causa del maggior traffico.

Al rientro un triste appuntamento: il funerale dell’amico Cico che, dopo il Covid, non si era mai più ripreso e mestamente ci ha lasciati privi della sua simpatia e allegria. R.I.P.

Autore: timmyway

di mestiere: artigiano della matita e poi ciclista, appassionato di musica, di viaggi in moto e mi piace scrivere, anche fotografare ma non sono molto bravo... Troppe cose? Forse...

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